Circe e Ulisse. Bartholomäus Spranger

Circe e Ulisse, la storia completa

Circe e Ulisse oltre l’Odissea

La versione più nota della storia di Circe e Ulisse è quella narrata da Omero  (Odissea, canto X) come una delle avventure di Odisseo nel suo lungo viaggio di ritorno verso Itaca.

Ma cosa succede dopo?

In questo articolo scopriremo l’epilogo della storia narrato da altre fonti e conosceremo anche un po’ di più chi era la maga Circe.

La storia della maga Circe e di Ulisse

Circe e Ulisse. Jan van Bijlert
Circe e Ulisse. Jan van Bijlert

La famiglia di Circe

Per conoscere meglio Circe ne presentiamo rapidamente la famiglia.

La maga Circe proviene da una stirpe divina.

Sua madre è Perseide, una delle ninfe generate da Oceano, e suo padre è il Sole.

Dedalo e Pasifae. Jean Lemaire
Dedalo e Pasifae. Jean Lemaire

La sorella di Circe è Pasifae, moglie del re di Creta Minosse, nonché colei che generò il Minotauro (se vuoi approfondire questa storia ti invito a gustarne la narrazione sui video di Libriazonzo dedicati al ciclo cretese).

Medea col pugnale. Anselm Feuerbach
Medea col pugnale. Anselm Feuerbach

Il fratello di Circe era Eeta, re della Colchide, custode del vello d’oro e padre di Medea. Nelle avventure degli Argonauti, Medea e Giasone, in fuga dalla Colchide, approdano sull’isola Eea, l’isola di Circe. Qui la maga, con un rito, purificò la nipote Medea dal terribile crimine di cui si era appena macchiata: l’uccisione del fratellino Apsirto.

L’episodio è narrato da Apollonio Rodio (Le Argonautiche, Libro IV, 661 ss.) che sottolinea la divina discendenza di Circe e della nipote Medea da Sole:

“…quando [Circe] vide [Medea] alzare lo sguardo da terra, la stirpe del Sole si riconosceva ben chiara dal lampo degli occhi, …brillava come la luce dell’oro.”

L’avventura di Ulisse sull’isola di Circe

Un giorno Ulisse, nel suo viaggio per tornare all’amata patria Itaca, giunse insieme ai suoi compagni sulle coste di Eea, la sacra isola di Circe.

I compagni di Ulisse si addentrano sull’isola di Eea

Gli eroi, reduci dalla terribile avventura sull’isola dei Lestrigoni mangiatori di uomini, esitavano ad addentrarsi tra i fitti boschi di Eea

Omero, per bocca di Ulisse, racconta come vennero scelti gli uomini da mandare in avanscoperta:

“Divisi tutti i miei forti compagni in due gruppi e ad ambedue diedi un capo, al primo io stesso, all’altro Euriloco simile a un dio. In un elmo di bronzo agitammo le sorti: uscì il segno di Euriloco dall’intrepido cuore. Insieme a ventidue compagni si avviò, piangevano tutti, e noi piangenti si lasciavano indietro.”

Il palazzo di Circe

Circe. Wright Barker
Circe. Wright Barker

In un luogo appartato tra colli erbosi gli uomini trovarono il palazzo di Circe circondato da bestie d’ogni specie: orsi, leoni e lupi che lei, con filtri magici, aveva stregato.

Le belve corsero incontro agli eroi ma non li aggredirono, anzi scodinzolarono placidamente e fecero loro le feste finché delle ancelle accolsero i valorosi eroi facendoli entrare.

Il cauto Euriloco però, temendo un tranello, rimase fuori osservando dal portico ciò che accadeva dentro.

Circe accoglie i compagni di Ulisse

Circe offre una coppa a Ulisse. John William Waterhouse
Circe offre una coppa a Ulisse. John William Waterhouse

Circe, regale e coperta da un manto d’oro, sedeva su un imponente trono. Non appena scorse i giovani greci li invitò a sedere su troni d’argento e li colmò di premure.

Poi ordinò alle ancelle di preparare il kikeon, una deliziosa bevanda di vino, orzo, formaggio e miele alla quale però ella stessa aggiunse di nascosto una pozione magica.

Circe trasforma gli uomini di Ulisse in porci

Circe e i suoi maiali. Briton Rivière
Circe e i suoi maiali. Briton Rivière

Quando gli eroi bevvero la pozione, Circe li sfiorò con una bacchetta magica pronunciando parole incomprensibili.

Ed ecco che gli uomini si trasformarono in porci.

Questa metamorfosi è magistralmente narrata da Ovidio (Metamorfosi, Libro XIV, 280 ss.) per bocca di Macareo, uno dei compagni di Ulisse:

“…mi sentii tutt’a un tratto coperto di rigide setole e non riuscivo più a formulare parole ma al posto di queste mi usciva solo un roco mormorio…sentii [la faccia] indurirsi e mutarsi in un largo grugno, il collo gonfiarsi di muscoli, mentre le mie mani…divennero piedi che lasciavano impronte sul suolo.”

Euriloco, che con sgomento aveva visto tutto, tornò alla nave e raccontò l’accaduto ad Ulisse.

Ulisse corre a salvare i compagni da Circe

Udito il tragico racconto Ulisse si allontanò immediatamente dalla nave per andare a salvare i compagni dalla tremenda maga.

Ulisse e Mercurio

Mentre Ulisse s’inoltrava impavido tra i fitti boschi gli venne incontro Mercurio, il dio dai sandali alati e dal caduceo portatore di pace. (Se vuoi approfondire la figura di Mercurio ti invito alla lettura degli articoli su Filemone e Bauci, il mito dell’ospitalità e dell’amore oltre la morte, su La mela della discordia e su I personaggi della Primavera di Botticelli)

Ulisse incontra la maga Circe. Alessandro Allori
Ulisse incontra la maga Circe. Alessandro Allori

Mercurio diede a Ulisse il moly, un fiore bianco con radici nere che solo gli dei erano in grado di estrarre: era un antidoto per combattere il filtro magico di Circe.

Prima di tornare sull’Olimpo Mercurio svelò a Ulisse il segreto per sfuggire agli incanti della maga tentatrice.

Così l’eroe dalla mente accorta, protetto dal potere e dagli ammonimenti divini, entrò nel palazzo di Circe.

Il primo incontro tra Ulisse e la maga Circe

Ulisse aveva l’aspetto di un dio e Circe al vederlo si aperse in un sorriso. Poi gli offrì da bere la pozione magica, ma egli vi aggiunse il divino antidoto.

Così, quando la divina ammaliatrice lo sfiorò con la bacchetta magica, l’incantesimo non stregò lo scaltro Ulisse che subito, sguainando la sua affilata spada si lanciò su Circe come se volesse ucciderla.

Ulisse minaccia Circe. Jacob Jordaens
Ulisse minaccia Circe. Jacob Jordaens

Lei atterrita e al contempo affascinata dall’unico mortale capace di resisterle, si sottrasse e abbracciando le ginocchia dell’eroe gli disse:
“Chi sei tu che resisti ai miei incanti? Certo, devi essere Ulisse l’eroe del lungo viaggio. Mercurio mi predisse che saresti venuto da me di ritorno da Troia. Riponi nel fodero la tua spada d’argento e sali sul mio letto.”

Ma lo scaltro Ulisse, istruito da Mercurio, rispose: “Divina Circe, affinché possa fidarmi di te giura che nessun altro malvagio inganno ordirai più contro di me.”

Circe, dopo aver giurato, accolse Ulisse nel suo letto.
Poi Ulisse chiese a Circe come dono di nozze di liberare i suoi compagni dall’incantesimo.

Circe libera gli uomini di Ulisse dall’incantesimo

Circe restituisce la forma umana ai compagni di Ulisse. Giovanni Battista Trotti
Circe restituisce la forma umana ai compagni di Ulisse. Giovanni Battista Trotti

Allora la divina maga cosparse gli uomini, che uomini più non erano, con misteriosi unguenti, impugnò la bacchetta magica dalla parte opposta e pronunciò la formula magica al contrario. Così da porci tornarono uomini e si abbracciarono piangendo.

Circe e Ulisse uniti dalla passione

Ulisse al palazzo di Circe. Willem Schubart von Ehrenberg
Ulisse al palazzo di Circe. Willem Schubart von Ehrenberg

Circe accolse nel suo palazzo incantato Ulisse come suo sposo.
Legati da una passione travolgente i due vissero insieme un anno di delizie.
E mentre passavano i mesi le ancelle di Circe deliziavano i compagni di Ulisse.

Ma quando si compì l’anno la nostalgia per l’amata patria divenne più forte del piacere di quegli incanti.

L’addio tra Circe e Ulisse

Circe. Frederick Stuart Church
Circe. Frederick Stuart Church

Così Ulisse e i compagni dall’animo fiero si congedarono tra le lacrime da quelle compagne e, salpando sulla nave veloce, lasciarono l’isola incantata.

L’epilogo poco conosciuto della storia

Secondo alcune versioni del mito, Circe ebbe con Ulisse un figlio di nome Telegono.

Telegono figlio di Circe e Ulisse

Circe crebbe Telegono sull’isola di Eea. Quando il giovane crebbe Circe gli rivelò il nome del padre.

Così Telegono prese il mare alla ricerca di Ulisse.

Ulisse muore per mano del proprio figlio

Ma quando il giovane raggiunse Itaca, Ulisse, non riconoscendolo, e anzi pensandolo un lestofante, lo aggredì.

Apollodoro (Biblioteca, Epitome 7, 36) spiega così il terribile avvenimento:

“Arrivato a Itaca, Telegono razziò alcuni capi di bestiame. Ulisse intervenne a difendere le sue mandrie…”

Nello scontro Telegono, che a sua volta non aveva riconosciuto il padre, lo colpì con la sua lancia dalla punta avvelenata dandogli la morte.

Si compì così la profezia di Tiresia, il veggente che nell’Ade aveva annunciato a Ulisse (Odissea, canto XI):

“La morte verrà da te lontano dal mare, ti coglierà nella vecchiaia…”

Tiresia appare a Ulisse. Henry Fuseli
Tiresia appare a Ulisse. Henry Fuseli

Telegono torna da Circe

Telegono pianse a lungo quando capì di aver ucciso Ulisse, suo padre.

Poi ne portò la salma sull’isola di Circe per darvi degna sepoltura.

Con sé su Eea Telegono portò anche Penelope, moglie di Ulisse, e Telemaco, l’amato figlio che Ulisse ebbe da lei.

Penelope e Telemaco. Joseph Wright of Derby
Penelope e Telemaco. Joseph Wright of Derby

Matrimoni incrociati

Telegono sposò Penelope. Circe sposò Telemaco e, con un incantesimo, tutti loro fece diventare immortali.

Un’illustre genealogia

Da questi matrimoni, secondo Igino (Miti, 127) nacquero figli illustri:

“Da Circe e Telemaco nacque Latino, dal quale prese nome la gente latina, mentre da Penelope e Telegono nacque Italo, che diede il suo nome all’Italia.”

Curiosità sulla storia della maga Circe

Circe e il primo balletto della storia

Le Sirene del Ballet Comique de la Reine
Le Sirene del Ballet Comique de la Reine

Il mito di Circe fu la base della trama del primo balletto della storia: il Ballet Comique de la Reine intitolato Cyrcé et ses nymphes.

L’allestimento del balletto comprendeva il boschetto e il palazzo della maga Circe.

La prima esecuzione si tenne nel 1581 alla corte di Francia dell’allora regina madre Caterina de’ Medici.

Matrimonio tra Caterina de' Medici ed Enrico di Valois. Vasari
Matrimonio tra Caterina de’ Medici ed Enrico di Valois. Vasari

Nata a Firenze nel 1519, Caterina de’ Medici sposò nel 1533 Enrico di Valois, futuro Enrico II re di Francia.

Dotta e acuta stratega, Caterina seppe portare oltralpe la cultura della Firenze medicea e utilizzò le arti come raffinato strumento di comunicazione politica allegorica per riaffermare l’autorità della monarchia.

Nella splendida biografia di Caterina de’ Medici, la storica Alessandra Necci scrive:

“Regina di solenni cerimonie e sfarzi inauditi, che anticipano le volute e le dorature del barocco, [Caterina de’ Medici] non ha messo in scena quel rutilante spettacolo per sé, bensì a beneficio della terra d’adozione.”

Dopo le guerre civili che avevano scosso la Francia, la monarchia aveva bisogno di mostrare la sua forza al pubblico dei cortigiani.

Fu questo il contesto in cui fu ideato il Ballet Comique de la reine.

Il balletto, della durata di ben cinque ore, era ricco di significati allegorici: la maga Circe era simbolo della guerra civile e la pace alla fine del balletto rappresentava le speranze per il futuro della Francia.

Circe, un romanzo best seller

Nel 2018 è stato pubblicato un romanzo dal titolo “Circe” della scrittrice americana Madeline Miller.

Si tratta di una rivisitazione molto godibile del mito di Circe che ha il merito di renderlo accessibile a un vasto pubblico grazie ad un sapiente storytelling.

Il video sulla storia di Circe e Ulisse

Se vuoi goderti la narrazione della storia di Circe e Ulisse gustando i capolavori della storia dell’arte che questa storia ha ispirato nei secoli e accompagnato dalle musiche di Elgar (The Crown of India Suite, Intermezzo), Musorgskij (Night on Bald Mountain), Grieg (Anitras Dance) e Satie (Gnossienne 1; 3), ti invito a vedere il video sul canale YouTube di Libriazonzo che trovi qua sotto.

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